dpkg
può essere impostato per non chiedere conferma quando sostituisce un file di configurazione (con le opzioni --force-confdef --force-confold
). Le interazioni, tuttavia, possono essere richieste da altre tre fonti: alcune vengono da APT stesso, altre sono gestite da debconf
, e alcuni avvengono sulla riga di comando a causa di script di configurazione dei pacchetti.
-y
(o --assume-yes
) dice ad APT di considerare la risposta a qualsiasi sua domanda un «sì».
debconf
merita ulteriori dettagli. Questo programma è stato, fin dal suo principio, progettato per controllare l'importanza e la quantità di domande mostrate all'utente, così come il modo in cui vengono visualizzate. Ecco perché la sua configurazione richiede una priorità minima per le domande; solo le domande con priorità superiore alla minima vengono visualizzate. debconf
imposta la risposta predefinita (impostata dal manutentore del pacchetto) per le domande che si decide di saltare.
noninteractive
tra le scelte date, tutte le interazioni utente sono disabilitate. Se il pacchetto cerca di visualizzare una nota informativa, essa verrà inviata all'amministratore tramite email.
debconf
, si usa il programma dpkg-reconfigure
nel pacchetto debconf; il relativo comando è dpkg-reconfigure debconf
. Si noti che i valori configurati possono essere temporaneamente modificati con le variabili di ambiente quando necessario (ad esempio, DEBIAN_FRONTEND
controlla l'interfaccia, come documentato nella pagina del manuale debconf(7)).
dpkg
. Sfortunatamente non c'è una soluzione standard, e non c'è alcuna risposta nettamente migliore di un'altra.
/dev/null
into it with command </dev/null
, or to feed it with an endless stream of newlines. None of these methods are 100 % reliable, but they generally lead to the default answers being used, since most scripts consider a lack of reply as an acceptance of the default value.